Restio, riservato e modesto è il ragazzo che John Coltrane incontra una sera, pianista allo Shippin Club, ragazzo che di notte suona e il giorno scarica scatoloni per una fabbrica di lampadari.
Se vogliamo credere alle favole, e questa lo è, Coltrane, che in quel periodo suonava, sassofonista, nel quintetto di Miles Davis , assunse con McCoy un impegno ben preciso:
quando avrebbe formato un suo gruppo, lo avrebbe preso con se.
Nonostante ciò non è a Coltrane che Mc Coy deve l’opportunità, ma a Benny Golson.; Golson stava proprio allora formando un gruppo nuovo per suonare al Jazz Workshop di San Francisco, lo scelse, e, insieme a il trombonista Curtir Fuller formarono il “ Jazztet” quello che fu, a detta di tutti il miglior gruppo di Benny Golson.
Nasce qui, e così, artisticamente, McCoy Tyner.
Ma le sue qualità geniali si trovano quasi intrappolate in quello che era il Jazz di quei tempi: canonico, ligio alle regole e poco creativo, per carità , un pianista dal suono pulito ed armonico, ma, la grinta che abbiamo avuto modo di conoscere poi, quella era del tutto assopita.
A scuoterlo arrivò finalmente la chiamata di Coltrane, era il 1960, e dal primo incontro per l’incisione di Simple Like McCoy arriva a colmare di profondità armoniche e chiari scuri che conferiscono al brano quel tocco in più che solo il genio nella sua creatività può dare. Si formò così quell’assonanza tra il virtuoso McCoy e il Coltrane che ha cambiato la faccia del Jazz.
Da ricordare i capolavori assoluti : Summertime e A Love Supreme (1964) di Coltrane
La morte improvvisa e prematura di John Coltrane interrompe quella simbiosi tra i due, ma McCoy, ispirato dall’amico e avendo affinato ed acquisito quella tecnica e quell’estro che gli erano ormai propri, continua il suo cammino nel mondo del Jazz imponendosi con Album altamente espressivi
come Time For Tyner – Espansions o in Song for my Lady- Discovery .
Per questo e molto altro ancora Tyner McCoy è considerato uno dei grandi artisti del nostro secolo
