di ENZO DI GAETANO
Nuova legge elettorale regionale. Dopo le innumerevoli proteste provenienti dalla provincia di Isernia, per la questione dei quozienti, che penalizzano oltremodo la rappresentanza territoriale altomolisana, arriva la notizia che a Palazzo Moffa sta per approdare, finalmente, la proposta di un collegio unico regionale. Ma, dopo la pausa vacanziera non si parlerà solo di legge elettorale. All’esame del consiglio regionale anche la riduzione delle indennità. Insomma, si cambia registro e finalmente si cambia, o, per lo meno, ci si prova.
Dopo le pesanti critiche e accuse nei confronti dell’ultima legge elettorale regionale, che ha colpito oltre misura la provincia di Isernia, finendo per portare a Palazzo Moffa solo due consiglieri su venti, perchè Iorio è entrato solo come migliore perdente tra i candidati presidenti, viene fuori la proposta di andare verso un collegio unico regionale, senza distinzioni di territori provinciali.
Una distinzione che era costata cara a quei candidati della provincia di Isernia che, pur prendendo più voti dei loro compagni di partito della provincia di Campobasso, erano restati fuori per una questione di quozienti.
Si cambia quindi e sarà eletto chi prende più voti da Termoli a Sesto Campano, lo promette il presidente Niro alla vigilia della riapertura dei lavori consiliari prevista per i prossimi giorni. Così come si cambia anche per le indennità, un’altra vicenda che fa altrattanto scalpore è proprio quella della riduzione delle indennità per i consiglieri regionali, chiesta dal comitato degli indignati e fatta propria da una richiesta di legge di iniziativa popolare. Un argomento clou alla ripresa dei lavori di Palazzo Moffa.
