Ha lavorato una vita, giorno e notte, senza risparmiarsi. Ha cresciuto i suoi figli cercando di non far mancare loro nulla. Ma a 63 anni ha perso il suo lavoro da autista. Angelo Di Stazio, di Pozzilli, è piombato all’improvviso in un incubo. Per la pensione deve aspettare altri 4 anni, mentre dal suo ex datore di lavoro deve ancora avere 5mila euro di arretrati e la liquidazione. Per questo è rimasto senza senza soldi, per questo non riesce più a pagare l’affitto. Per un po’ lo hanno aiutato i figli, ma anche loro hanno una famiglia da mandare avanti. Ora la situazione è davvero critica: il 14 dicembre l’ufficiale giudiziario renderà esecutivo lo sfratto. Il signor Angelo e la moglie hanno provato a chiedere un alloggio popolare, ma è andata così: “Il Comune di Pozzilli mi ha detto di rivolgermi allo Iacp di Isernia; lo Iacp mi ha detto di chiedere al Comune. Mi sento preso in giro”. Nei prossimi giorni la situazione potrebbe peggiorare. Non ci sono soldi neanche per pagare le bollette della luce e del gas, mentre per mangiare la coppia si affida al parroco del paese, che li rifornisce di pasta e di altri beni beni di prima necessità. Ma ora c’è l’incubo dello sfratto. Il signor Angelo sta già smontando i mobili, ma non sa dove andare: “Mi resta solo una soluzione: dormire in macchina. Per me non ci sono problemi, ma a mia moglie questo vorrei evitarlo”. Con grande dignità, il signor Angelo lancia questo appello:“Se qualcuno ha un lavoro da offrirmi, io sono pronto. Sono disposto a fare tutto, anche il contadino”.