“Noi gli diamo l’acqua, loro ci tolgono l’aria”, il provocatorio cartello esibito dal sindacalista Emilio Izzo, rivolto a quei politici campani che stanno dando il via libera alla realizzazione della centrale turbogas a Presenzano, a due passi dal Molise. Proprio al confine tra le due regioni la Uil beni culturali ha organizzato un sit in di protesta, che ha fatto registrare le adesioni – anche spontanee – da parte di associazioni e cittadini di entrambe le province. In un’area già messa a dura prova da diverse fonti di inquinamento – ha detto Izzo – non si può e non si deve creare un altro mostro. Intanto la lotta contro la centrale sta unendo i paesi dell’alto casertano e dell’area venafrana. Nel 2008 il consiglio comunale di Presenzano si disse contrario a questo progetto. Ma ora l’aria è cambiata e a combattere resta solo la minoranza. Molto attiva la consigliera Pina Conte: “Non ci arrenderemo. La nostra battaglia continua, fino a quando la realizzazione dell’impianto sarà scongiurata”. Venafro il suo incubo turbogas lo ha già sconfitto, ma ora si sta ripresentando alla porta: Presenzano è dietro l’angolo. Non a caso alla manifestazione hanno partecipato diversi cittadini e politici della zona.