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domenica, Dicembre 22, 2024

La vera illegalità in Molise: le domande del senatore Di Giacomo

AttualitàLa vera illegalità in Molise: le domande del senatore Di Giacomo

Comunicato   Stampa

 

La Questura  di  Campobasso, dove fino a qualche giorno fa,  prima di essere trasferita ad altre funzioni, ha operato  in posizioni apicali  la sorella del Presidente della Regione Frattura ,  e la Procura della Repubblica di Campobasso, dove negli ultimi tempi sono successi fatti molto strani, con PM trasferiti e PM immortalati a tavola con gli avvocati del Presidente della Regione Frattura, hanno chiuso una  indagine lunga più di 2 anni, con uno spiegamento di risorse  mai visto fino ad ora,  ipotizzando un teorema considerato dai più inesistente e dai sospetti risvolti politici: “Il Famigerato Sistema Iorio”.

Ventotto indagati che non hanno nulla in comune se non essere della stessa parte politica di  Michele Iorio.

Nonostante manchi un denominatore comune tra loro, queste persone, non si comprende a quale titolo, si ritrovano tutte insieme in un calderone confuso nello stesso fascicolo.

Tutti amici di Iorio, ad eccezione, guarda tu la casualità,  di qualche esponente della ex maggioranza di centrodestra, attualmente al governo regionale di centrosinistra, che magari ha rivestito ben altri ruoli di potere in passato prima di  trasmigrare. Ma tant’é……

Una conclusione indagini che lascia molto perplessi: coincide, stranamente, con il trasferimento  della sorella di Frattura dalla Questura ad altre funzioni, coincide con la crisi più grave mai attraversata dal governo regionale di sinistra, e coincide con la denuncia ormai  pubblica degli interessi privati di chi ci governa. 

A leggere la montagna di carte, rese immediatamente di dominio pubblico e pubblicate da qualche organo di informazione ( chissà se è  configurabile una  fuga di notizie….), si vorrebbe far credere, tra le altre cose,  che il male assoluto, il “ pericoloso criminale “, la fonte da cui scaturiscono l’illegalità, gli interessi privati in atti pubblici, l’immoralità fatta politica, sia rappresentato da una giornalista,  guarda caso la moglie di un senatore dell’NCD, che si permette di richiedere con forza  la dovuta e obbligatoria erogazione dei fondi della pubblicità istituzionale in favore delle emittenti TV private ( di tutte, anche di quelle che adesso fingono di indignarsi con un falso, colpevole e comico pseudo moralismo…),  fondi destinati a preservare il lavoro di decine di operatori dell’informazione, e da un assessore regionale che si è permesso il lusso di  recarsi  a Guardialfiera  con l’auto di servizio ( a tal proposito mi piacerebbe sapere con quali macchine Frattura e i suoi assessori hanno girato e continuano a girare per le manifestazioni del PD  come le  primarie, i congressi, gli avanspettacoli , ecc. ecc. ).

Comunque siamo e restiamo sereni, convinti che su questi fatti verrà fatta presto piena luce e un giudice terzo saprà assumere le giuste decisioni.

In Molise, però,  la gente, nonostante la cortina fumogena, ritiene che le vere emergenze legate all’  illegalità  siano ben altre.  

E questa gente aspetta di conoscere:

1) La vera storia del trasferimento dei fondi dalla Camera di Commercio di Campobasso all’Azienda Speciale FAI ( sulla quale è stata da me  presentata anche una  interrogazione parlamentare ): chi e perché ha deciso il trasferimento, come è avvenuto, dove sono finiti i soldi;

2) Come sono stati assunti, quanto vengono pagati e cosa  fanno  negli Uffici della Regione soci, ex soci e familiari di ex soci di Frattura;

3) Chi si è messo in tasca i 265.000 euro dell’ex Art. 15, soldi pubblici  erogati per la costruzione di un impianto a biomasse, impianto  mai costruito da parte della  società  BIOCOM,  per la quale risulta indagato Frattura e se per caso la vicenda in sé, a prescindere dagli esiti dell’indagine stessa, non configuri una plateale incompatibilità/ineleggibilità dello stesso Frattura, essendo in piedi un contenzioso in piena regola tra il Governatore e la Regione;

4) Perché  in Molise, unico caso in tutto il Paese, ai soggetti privati della sanità è stato destinato  il 40% dei posti letto ospedalieri, e quindi delle risorse della Sanità,  cioè il doppio della media nazionale, mentre si tenta di chiudere gli ospedali pubblici ( se lo è chiesto anche  il Sottosegretario alla Salute De Filippo, PD, recentemente  in visita in Molise );

5) Chi ha deciso di chiudere la Gam, imponendo il concordato preventivo e privando di fatto  lavoratori  e dipendenti di ogni possibile tutela;

6) Come mai nel Nucleo di Valutazione della Regione Molise è stata nominata, senza una graduatoria ma attingendo da una lista di idonei, al modico costo di  circa 80.000 euro l’anno, una persona di Foggia, risultata già  collaboratrice di un giudice del TAR Molise; 

7)  Cosa e chi c’è dietro la centrale a biomasse di Campochiaro, la cui concessione è passata di mano più volte, con il sistema delle scatole cinesi, mani che appartengono anche all’attuale Presidente della Regione, a suoi familiari o a suoi soci;

8) Come sia possibile che il coordinatore  in esecuzione dei lavori dell’Immobiliare Due Torri (opera privata)   sia stato destinatario di un incarico pubblico pagato con  decine di migliaia di euro di soldi pubblici, come  Responsabile della sicurezza di diversi beni immobiliari della Regione. 

E ancora i fondi all’Università del Molise, prima ritirati e poi nuovamente concessi; la gara per il trasporto locale; dirigenti regionali spostati tra i vari settori  giusto il tempo  per mettere la  firma in calce a qualche autorizzazione;  ecc, ecc, ecc…….

Sono solo alcune delle domande che, come tutti,  anche noi ci facciamo.

E gradiremmo delle risposte convincenti, ad evitare che dal dubbio  si passasse alla certezza, quella  di vivere in uno stato di  “non diritto”.

 

                                                                                         Sen. Ulisse di Giacomo

 

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