Convocato per domani pomeriggio il primo consiglio provinciale dell’era Brasiello, all’ordine del giorno la convalida degli eletti, il giuramento del presidente e la nomina del vicepresidente.
Quest’ultimo è già stato individuato da Brasiello e sarà, escluse le sorprese dell’ultima ora, Cristofaro Carrino, di Frosolone.
Intanto fanno discutere e parecchio le ultime decisioni di Luigi Mazzuto, l’ex presidente che, prima di andare via, ha fatto un ultimo regalino – se così può essere definito – a tutti gli automobilisti, o aspiranti tali, della provincia di Isernia. L’aumento, con una delibera di giunta del 3 ottobre, a nove giorni dalle elezioni, del 10 per cento dell’Ipt, imposta provinciale di trascrizione sul pubblico registro automobilistico, e del 3,5 % dell’imposta sulla Rc auto.
Singolare la scelta della giunta Mazzuto che prima ha deliberato l’aumento per i tartassati automobilisti della provincia di Isernia, subito dopo, il 6 ottobre, ha deliberato il pagamento dell’indennità di buonuscita per lo stesso Mazzuto. Trentamila euro. La delibera dei soldi per Mazzuto è stato firmato dai dirigenti Petrollini e Mastronardi.
Gli stessi dirigenti che, dalla giunta, avevano avuto il via libera per il pagamento dei loro premi per il 2013.
Tutto legale, per carità, ma di questi tempi, con i pesanti tagli per la Provincia e tutti i sacrifici chiesti ai cittadini, magari le aspettative sarebbero state altre.
Comunque, mentre loro, quelli che comandano, non rinunciano a un centesimo, per i cittadini, già tartassati all’ennesima potenza da Regione e Comune, ora è arrivato il rincaro dei balzelli anche da parte della Provincia.
Perchè farne a mano, avranno pensato in via Berta. Fatto sta che un qualunque poveraccio, residente a Isernia, Venafro o Agnone, è attualmente ai vertici della tassazione a livello nazionale. Ovvero, abitare in provincia di Isernia, attualmente, equivale ad abitare nel posto più caro d’Italia, in termini di tasse e imposte. Si paga più qui che a Cortina o Rimini, ma i servizi offerti da Regione, Provincia e Comune, sono distanti anni luce da quelli offerti in quelle altre realtà. Davvero è sconsolante e questo significa allontanare ancora di più famiglie e giovani dal Molise. (edg)