Crisi al Comune di Isernia: tutto previsto. Tutto da copione. Dopo il comunicato dei dieci dissidenti, arriva l’ukaze di Giuseppe De Lellis, segretario del Pd di Isernia, che lancia il secondo siluro contro Brasiello, invitandolo a trarre le conclusioni. Dimettersi?
“Il sindaco Brasiello prenda atto di non avere più la maggioranza dei consiglieri con se e ne tragga le conseguenti determinazioni. La gestione politico-amministrativa del Comune di Isernia si sta caratterizzando per superficialità assoluta.
Manca una seria e lungimirante progettualità, una visione prospettica che guardi a risultati di medio e lungo periodo, manca un progetto per la città.
E’assente una fase di ascolto e confronto con la cittadinanza sulle questioni più sensibili che interessano la collettività, ma la cosa più grave, che giustamente lamentano i dieci consiglieri firmatari del documento, è lo scollamento che si è creato tra la giunta ed il consiglio, il mancato coinvolgimento e la mancata condivisione nelle scelte ha, di fatto, esautorato gli stessi consiglieri dal loro ruolo di indirizzo politico amministrativo.
Vi è stata totale inadeguatezza nella gestione del personale che ha alimentato una serie di contenziosi con i dipendenti con possibili ripercussioni sotto il profilo del danno erariale. Si è proceduto ad innalzare al massimo le aliquote della fiscalità comunale, senza attuare interventi di risanamento finanziario strutturali che potessero impedire ciò, in un momento di gravi difficoltà economiche per le famiglie. Non vi è traccia di azioni volte al recupero dell’evasione dei tributi comunali. Totale approssimazione e superficialità ha riguardato la gestione dei rapporti con l’Università del Molise che comporterà la perdita della sede di via Mazzini, infliggendo un colpo mortale al centro storico di Isernia, già completamente abbandonato da questa amministrazione. Il sindaco prenda atto di non avere più la maggioranza dei consiglieri con se e ne tragga le conseguenti determinazioni”. (edg)