L’Associazione “Ghirlanda”, che rappresenta familiari e soggetti con problematiche correlate alla tossicodipendenza, critica i contenuti del Bando per le 42 Borse lavoro pubblicato dal Comune di Campobasso, puntando il dito sui requisiti previsti per l’ammissione al progetto dei soggetti tossicodipendenti. Secondo il presidente dell’Associazione, Cristina Cirelli, il documento evidenzia “contraddittorietà” e “inadeguatezza” per quanto riguarda i requisiti di accesso, tra i quali, il criterio della residenza nel Comune di Campobasso da almeno 5 anni. “La contraddittorietà dei presupposti di accesso alla Borsa lavoro – aggiunge Cirelli – appare in tutta la sua evidenza laddove si individuano, come fruitori, i soggetti affetti da tossicodipendenza ospiti di comunità terapeutiche. Ebbene – sottolinea – difficilmente la persona tossicodipendente, ospite di Comunità e sottoposta a programma terapeutico, potrà allontanarsi dalla struttura residenziale per svolgere mansioni lavorative, senza compromettere ed interrompere il proprio percorso riabilitativo. In ultimo e non meno importante – prosegue – è il parametro relativo al reddito Isee per nucleo familiare non superiore a 6.500 euro annui, la cui soglia è facilmente, se non addirittura certamente superabile dal soggetto tossicodipendente ed ex tossicodipendente che continua a risiedere con il nucleo familiare di appartenenza. La predisposizione di simili arbitrarie ‘barriere’ poste all’accesso al Bando – spiega – ha comportato l’esclusione dalla partecipazione allo stesso della quasi totalità dei ragazzi interessati al Programma che avrebbe rappresentato per gli stessi una seria opportunità lavorativa ed un percorso di inclusione sociale secondo i criteri e le finalità dallo stesso previste, con l’aberrante effetto della mancata assegnazione della quasi totalità delle Borse lavoro previste per i soggetti tossicodipendenti ed ex. Se è vero che la Borsa lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli attraverso azioni di Workexperience, il Bando, così come formulato, risulta inefficace, svilendo le aspettative dei soggetti per i quali lo stesso è stato concepito. Ci si auspica – termina Cirelli – che le competenti Amministrazioni abbiano tempo e modo di rivedere la formulazione del Bando nei punti sopra evidenziati, magari anche con il coinvolgimento dei soggetti giuridici (Associazioni e Sert) che da anni sul territorio si adoperano, anche in azioni di volontariato, a sostegno di quelle fasce deboli e svantaggiate ed alle loro famiglie, cercando di dare voce alla loro silente e dignitosa sofferenza”. A margine di quanto affermato dal presidente dell’Associazione “Ghirlanda”, va detto che la Commissione giudicatrice ha già approvato le graduatorie che sono state pubblicate all’Albo pretorio telematico del Comune lo scorso 27 novembre. Per quanto riguarda la categoria “F” (10 posti per soggetti tossicodipendenti ospiti di Comunità Terapeutiche), su nove domande, tre sono state accolte. Inoltre, l’Avviso pubblico del Comune per l’assegnazione delle 42 Borse lavoro, è stato pubblicato l’8 giugno 2012.
Lino Venditti