Punto di arrivo e punto di partenza, ogni giorno, per migliaia di persone: lavoratori, studenti, semplici viaggiatori, pendolari. Il terminal bus di Campobasso, nato in pompa magna, e nelle idee opera faraonica per la città capoluogo di regione, alcuni anni fa, è oggi una struttura in totale degrado. Nel tempo sono state tante le polemiche che si sono alzate, contro o a favore, del terminal bus. Oggetto di attacchi politici delle minoranze, o punto di discussione nelle campagne elettorali. In realtà, la struttura che dovrebbe essere capace di raccogliere ed offrire servizi di ogni tipo, garantendo anche la sicurezza degli utenti che ogni giorno partono o arrivano da quel terminal, è in totale degrado. L’ultima critica arriva dal consigliere del gruppo «Campobasso nuova» Enrico Perretta che ha accusato l’amministrazione comunale di immobilismo.
«Più di tre mesi fa abbiamo presentato alla maggioranza di Battista – ha commentato Perretta – una mozione per il ripristino almeno dei servizi base del terminal, dato che chi arriva e chi parte da Campobasso non ha la possibilità nemmeno di usufruire di un bagno». «Una mozione sicuramente condivisibile quella dell’opposizione – commentò a novembre il consigliere del Pd, con delega alla mobilità urbana, Lello Bucci – ma troppo generica e attuabile solo con un nuovo progetto di riqualificazione dell’intero sito».
«Quindi mentre si attende la realizzazione di tutti i lavori – ha concluso Perretta – si preferisce tenere nel cuore della città una struttura non a norma, senza bagni, senza una sala d’attesa, punti di ristoro assenti e illuminazione scarsa, ma con le barriere architettoniche. Per non parlare poi della pericolosità degli incroci alle porte del terminal».
Tante buone intenzioni, ma quando alle parole e ai proclami seguiranno i fatti anche Campobasso potrà ambire, forse, a diventare una città migliore.
ma.ta.
