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Chiacchierificio del Molise. In Consiglio regionale giornata surreale dedicata al Lavoro. Alleanza tra Frattura e 5 Stelle

AperturaChiacchierificio del Molise. In Consiglio regionale giornata surreale dedicata al Lavoro. Alleanza tra Frattura e 5 Stelle

di PASQUALE DI BELLO

Il Consiglio regionale monotematico dedicato al Lavoro, si è rivelato solo una noiosa e inconcludente giornata di chiacchiere che però fa registrare una strana alleanza tra il governatore Frattura e il Movimento 5 Stelle. Per il resto, parole vuote e scontate, di maggioranza e opposizione, che nulla hanno portato in termini di idee e proposte per affrontare e risolvere le decine di crisi in corso.

Al termine di una giornata di chiacchiere dedicate al mondo del lavoro, il Consiglio regionale del Molise ha partorito un ordine del giorno predisposto dalla maggioranza e votato anche dai 5 Stelle, contenente l’impegno generico ad affrontare e risolvere le crisi in corso attraverso un cronoprogramma da concordare con la prima e la seconda commissione consiliare. Contrari i consiglieri di centrodestra Iorio, Fusco, Micone e Cavaliere e astenuti Sabusco e Totaro. Da segnalare la strana alleanza tra grillini e centrosnistra. I 5 Stelle, in realtà, avevano predisposto a loro volta due ordini del giorno: il primo relativo alla realizzazione di un Piano industriale regionale e il secondo relativo alla introduzione del reddito di cittadinanza. I pentastellati hanno votato insieme alla maggioranza sulla base di un generico impegno di quest’ultima ad affrontare prioritariamente i due temi posti dai grillini. Altra anomalia da segnalare, l’astensione del capogruppo del PD, Francesco Totaro.

In buona sostanza quello che si è prodotto è il nulla. Fuffa sfornata in quantità, insieme a massicce dosi narcotico che hanno spigionato tutta la loro potenza nel corso dell’intervento a braccio dell’assessore al Lavoro, Michele Petraroia. Quaranta minuti di cloroformio allo stato puro che hanno toccato l’apice quando Petraroia si è prodigato in una dotta disquisizione su Gaetano Salvemini e la questione meridionale. Due argomenti che di certo contribuiranno a risolvere tutte le crisi in corso: Gam, Zuccherificio, Ittierre, Korai, Molise dati, Esattorie, Protezione civile, Ricostruzione e via dicendo.

Per buona parte della giornata, davanti al Consiglio regionale del Molise si sono materializzate le facce di quelli che la crisi la vivono ogni giorno e che dalla politica aspettano risposte: lavoratori di tutte le aziende in crisi e di tutte le vertenze in corso. Dentro, mentre fuori la tensione e la disperazione si tagliavano con un coltello, abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità tra la vecchia maggioranza (Iorio)  che ha puntato il dito contro l’incapacità della nuova, e la maggioranza al governo che invece il dito lo ha puntato contro gli ex governanti, accusati d’esser causa di tutti i mali odierni. La verità, come al solito, sta nel mezzo, nel senso che se è vero che molti errori possono essere addebitati ai governanti del passato è altrettanto vero che i nuovi non sono venuti a capo di nulla. Anzi, le crisi da gravi che erano sono diventate gravissime. In alcuni casi letali, come ad esempio per la Gam.

Insomma, alla fine di una giornata nel corso della quale hanno parlato quasi tutti – persino il consigliere Di Nunzio che avendo una pettinatura alla Gramsci pensa di esserlo davvero – il risultato è meno che zero. Del resto non ci si poteva aspettare altro da un Consiglio monotematico che si è rivelato solo una sterile elencazione di tutti i guai in corso. Ma forse non è un caso che si sia prodotto zero. Salvo qualche eccezione, a guardarlo da vicino questo Consiglio regionale è la cosa più vicina allo zero che sia mai capitata ai molisani. Per quel che riguarda il proprio, lorsignori hanno risolto da tempo la questione lavoro. Per il resto, chiacchiere a volontà. Il premiato Chiacchierificio del Molise, è l’unica delle aziende in regione a non soffrire la crisi.

Questo il testo dell’Ordine del Giorno approvato

“Il Consiglio Regionale

 

Preso atto dell’avvio positivo di una fase di crescita e sviluppo sostenuta dalle politiche dell’Unione Europea e dall’immissione di liquidità della BCE;

 

Verificato che il Governo ha condiviso la priorità di rilanciare gli investimenti nel Mezzogiorno utilizzando sia le risorse comunitarie che i fondi di coesione e sviluppo nazionale;

 

Acquisito che la Regione Molise ha attivato un confronto con il Governo su diverse opportunità di interventi attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro e del riconoscimento dell’Area di Crisi ex-legge 134/2012;

 

Tenuto conto che l’emergenza occupazionale del Molise è ascrivibile all’esigenza di rilanciare strategicamente la Questione Meridionale come presupposto per evitare la desertificazione sociale e accorciare la forbice del PIL Pro-capite tra Centro-Nord e Mezzogiorno;

 

Preso atto inoltre che sul piano del metodo va rilanciato il Patto per il Lavoro del 07.08.2014 e merita di essere condivisa una strategia unitaria con il coinvolgimento del Consiglio Regionale per superare le criticità di questa fase e definire le linee di intervento per la prospettiva;

 

 

IMPEGNA

Il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta Regionale ad un confronto nelle sedi delle commissioni consiliari riunite in sessione congiunta tra la 1^ e 2^ Commissione per stabilire in quella sede un percorso di merito e di metodo finalizzato alla risoluzione dell’emergenza lavoro in Molise.

 

 

Campobasso, 10 marzo 2015 “.

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