Decine di lavoratori precari in servizio presso gli uffici del lavoro delle province di Campobasso e Isernia rischiano di andare a casa il prossimo 31 marzo, quando scadranno le proroghe dei loro contratti. Una ulteriore vertenza che si aggiunge a quelle dei precari della sanità e degli enti sub regionali. Se n’è parlato a Isernia, con un incontro organizzato dalla Usb molise di Sergio Calce, alla presenza dei presidenti delle due amministrazioni provinciali, Brasiello e De Matteis, e con l’intervento di Roberto Betti della segretaria nazionale.
Oramai, quella dei precari senza più contratto sta diventando una vera e propria vertenza tra le mille emergenze di questa regione.
L’orientamento di chi governa, sia a livello centrale, che locale, sembra essere quello dell’estrema arrendevolezza, di fronte ai tagli alla spesa pubblica. Tagli che stanno dando vita a una vera e propria macelleria sociale nel nostro Molise, dove si tagliano non solo i posti di lavoro, ma le stesse possibilità di restare a vivere nella nostra regione per centinaia di nuclei familiari.
Dopo gli enti sub regionali, è stata la volta della sanità e ora arrivano le scadenze contrattuali per i precari degli sportelli lavoro delle province di Campobasso e Isernia.
Decine di lavoratori, padri e madri di famiglia, spesso monoreddito, che dal 31 marzo si ritroveranno senza lavoro e senza stipendio, non avendo neanche diritto agli ammortizzatori sociali della cassa integrazione o della mobilità. Una situazione drammatica.
Precari uffici del lavoro di Campobasso e Isernia, tutti a casa dal prossimo 31 marzo
