La Momentive non farà l’investimento da tempo annunciato a Termoli, ma sposterà i suoi progetti in Texas o a Leverkusen in Germania. La decisione della multinazionale del settore chimico è stata data alle Rsu dello stabilimento e arriva dopo mesi di polemiche sorte attorno alla decisione di ampliare la produzione e ai tempi lunghi per ottenere i permessi. “Tempistica – che hanno spiegato dai vertici – non coincide con i nostri interessi”. Parole che hanno gelato i sindacati ormai messi di fronte al fatto compiuto. Duro il commento di Lino Zambianchi segretario generale della Cgil del settore chimico che sarcasticamente ringrazia “tutti coloro che si sono prodigati per far fallire questo investimento”. Un ringraziamento che si sente di fare a nome delle 150 famiglie che – scrive – “vivono in maniera più che decorosa da 35 anni con lo stipendio della Momentive”. Da qui Zambianchi punta il dito contro chi ha sollevato dubbi per tutelare territorio e salute. E quindi Movimento Cinque Stelle, Fondazioni Milani, Amministrazione comunale e Codacons. Zambianchi è convinto che in futuro la Momentive potrebbe non fare più investimenti sul polo di Termoli, che così rischierebbe la chiusura. L’ampliamento prevedeva la costruzione di un impianto da 6mila metri quadrati dove sintetizzare l’Nxt, componente che si usa per migliorare la funzionalità degli pneumatici. L’investimento stando a quanto annunciato avrebbe comportato anche un minimo di 25 nuove assunzioni. Da qui la critica ancora più dura della Cgil. Il Comune di Termoli ha revocato i permessi urbanistici già concessi per il nuovo capannone a causa di un difetto di competenza alla base del provvedimento, rimandando la decisione alla Regione Molise che, dal canto suo, dopo il Via ora deve procedere con l’autorizzazione di impatto ambientale. Una procedura per cui ci potrebbero volere mesi. In mezzo c’è un ricorso giudiziario del Codacons che ha chiesto al Tar di sospendere il progetto di ampliamento della Momentive per “Vizi di natura amministrativa e rischi per l’ambiente e la salute dei cittadini” e la cui udienza è stata fissata a ottobre. Ma a questo punto potrebbe non avere più alcun valore.