Il progetto si trova in una fase preliminare e potrebbe cambiare il
volto della città. Si tratta del tunnel di collegamento tra il porto e
il lungomare nord di Termoli, dalla zona del mercato ittico ai primi
stabilimenti balneari. L’amministrazione Sbrocca ha dato impulso a
un’idea già lanciata ai tempi della Giunta Greco e a fine giugno è
stato approvato il progetto. La spesa complessiva destinata all’opera
supera gli undici milioni di euro: cinque milioni stanziati con i
fondi europei e il resto cofinanziato con risorse che il Comune dovrà
reperire. La lunghezza del tracciato è di quasi quattrocento metri di
cui poco più di trecento si sviluppano in galleria. Vengono, dunque,
percorse in sotterranea via Aubry, via Roma e piazza Sant’Antonio per
poi sbucare in prossimità dei primi lidi. Due le corsi con marciapiedi
laterali. Si punta anche a una rotona in corrispondenza di un futuro
parcheggio interrato in piazza Sant’Antonio. Tutto il progetto è stato
ricostruito in dettaglio dal Movimento 5 Stelle che ha espresso
perplessità sulla fattibilità dell’opera. “La sensazione – si riporta
in una nota – è quella che lo scavo di almeno undici metri di diametro
possa arrecare danni strutturali a complessi ed edifici di grande
pregio storico e architettonico”. Ostacoli e possibili rischi di
natura geologica per l’eventuale cantiere che con documenti alla mano
non convincono gli attivisti dei cinque stelle.
Si evidenzia ancora, sulla base di alcune relazioni, che dall’inizio
alla fine del tratto di sottosuolo interessato dal tunnel si cela
qualche millennio di storia termolese. In sostanza si chiede al
sindaco Sbrocca di valtare – in mancanza uno studio del traffico e di
un’opportuna analisi costi-benefici che giustifichi tale opera
l’opportunità di acconsentire a un tale impiego di fondi pubblici.