Clima avvelenato da regolamento di conti nella maggioranza in consiglio comunale. Chi ne ha fatto le spese è il presidente del consiglio, Franco Capone, preso di mira in particolare dal Pd e dal suo capogruppo Bontempo. Pretesto degli attacchi ripetuti e consecutivi, la richiesta di continui emendamenti alla proposta del nuovo statuto comunale, portata in aula dalla maggioranza e dalla relatrice Ida Sassi. Emendamenti tutti bocciati, ma è interessante sottolineare come il voto a favore degli emendamenti sia stato grosso modo coincidente con gli esponenti del Pd di espressione Renziana, o sarebbe meglio dire Fanelliana-Fratturiana, che hanno preso di mira in particolare il presidente del consiglio Franco Capone, la stessa persona che aveva stoppato l’allargamento ai due esterni della giunta comunale. E poi c’è la novità della presentazione ufficiale di domani, a Isernia, di Molise Democratico, il nuovo raggruppamento del Pd che ufficialmente fa capo a Stefano Buono ma che verrebbe visto con favore sia da Leva, che da Ruta. Un cartello che vuol mandare a casa sia Fanelli che Frattura.
Insomma, se due più due fa quattro anche in politica, l’impressione è che i Renziani di Isernia vogliano destabilizzare il quadro politico, chiedendo un rimpasto della giunta e un ingresso di loro esponenti. Attualmente nell’esecutivo gli esponenti del Pd sono entrambi riconducibili a Ruta e Leva, mentre non c’è nessun Renziano, o Fanelliano-Fratturiano che dir si voglia.
Probabilmente il bilancio passerà, perchè arriva prima del rimpasto regionale, ma l’impressione è che per fine anno, inizio 2016, ci sarà una violenta accelerazione tesa a rimettere in discussione tutto. Insomma prima il rimpasto alla Regione e poi fuochi d’artificio a Isernia.
Intanto, a causa dei mal di pancia del Pd isernino, lo Statuto, preparato con grande cura da Ida Sassi, non è stato approvato, slittando ad una nuova seduta.