Usura: questo il reato di cui deve rispondere Mario Ciampittiello, 49 anni, imprenditore molto conosciuto in città. Per un periodo è stato anche ai vertici della squadra di calcio locale. Su richiesta del procuratore capo Paolo Albano, il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari. È stata eseguita dagli uomini della Squadra mobile. In seguito alla segnalazione di una vittima, già dal 2012 l’imprenditore era finito sotto inchiesta. Ma, stando alle ricostruzioni effettuate dalla Mobile, l’attività è andata avanti, tant’è anche nei mesi scorsi ha subito un’altra perquisizione. Nella sua ordinanza il Gip parla di una persona «priva di remore al cospetto delle Autorità posto che, nonostante conoscesse la pendenza di un procedimento penale a suo carico per usura, nonostante i suoi precedenti penali e di polizia, ha continuato nell’attività di erogazione di prestiti usurari, denotando una personalità negativa incline alla commissione dei reati”. Complessivamente sono stati recuperati 190mila euro in contanti, più una serie di cambiali, assegni, scritture private e altri documenti contabili. Si parla di interessi che vanno dal 24 al 465%, ha spiegato il dirigente della Squadra mobile di Isernia, Fabio Capaldo, durante una conferenza stampa convocata in Questura. Se alla scadenza le vittime non risucivano a saldare il debito, il prestito veniva rinegoziato a tassi maggiorati. All’imprenditore isernino è contestata anche l’aggravante dello della stato di bisogno della persona. Finora la Mobile ha contestato 5 episodi di usura. Le presunte vittime sono imprenditori residenti in provincia di Isernia. Le indagini proseguono. Il dirigente Capaldo ha chiesto la colaborazione di eventuali altre vittime: «Solo se parlano – ha detto – potremo aiutarle».
Usura, finisce ai domiciliari l’imprenditore isernino Mario Ciampittiello
