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martedì, Novembre 26, 2024

Biocom, è ufficiale: chiesta l’archiviazione per Frattura. Ombre su Palazzo di Giustizia: chi ha parlato dalla Procura?

AperturaBiocom, è ufficiale: chiesta l’archiviazione per Frattura. Ombre su Palazzo di Giustizia: chi ha parlato dalla Procura?

tribunale-cb2di PASQUALE DI BELLO

Arriva ad un epilogo la ridda di voci sulla presunta richiesta di archiviazione a carico del presidente della Regione, Frattura, in relazione al caso Biocom. A rivelarlo è lo stesso avvocato del governatore molisano, Mariano Prencipe. Il fatto era stato anticipato in estate dal consigliere regionale Nunzia Lattanzio, probabilmente grazie ad una fuga di notizie dalla stessa Procura. A questo punto la domanda è una sola: chi ha parlato da Palazzo di Giustizia?

Dopo il consigliere regionale Nunzia Lattanzio, che rivelò il fatto la scorsa estate, ora anche la TGR Molise ha dato notizia (Tg ore 14 del 10 ottobre 2015) della richiesta di archiviazione fatta dalla Procura della Repubblica di Campobasso nei confronti del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, indagato in relazione al caso Biocom per i reati di malversazione e appropriazione indebita. Insieme a Frattura, l’archiviazione è stata chiesta anche per altre tre persone.

Prendiamo finalmente atto dello sbocco verso il quale si avvia una vicenda che ha lasciato per strada polemiche, dubbi e ombre. Ombre inquietanti, come quella ad esempio che dovrà essere chiarita sulla eventuale fuga di notizie che potrebbe aver coinvolto la stessa Procura di Campobasso. Non è stato mai appurato infatti come Frattura abbia saputo (a questo punto con mesi di anticipo) della richiesta di archiviazione, o dell’intenzione di chiederla, posto che la stessa Lattanzio, nella sua maldestra divulgazione, avvenuta a mezzo Facebook, ha sostenuto di aver appreso la notizia dallo stesso Frattura. Va precisato che la richiesta di archiviazione è un atto che non va notificato all’indagato Può essere notificata, ma solo su richiesta in sede di querela, dalla presunta parte offesa. E non è questo il caso.

Ora, che Lattanzio l’abbia saputo o meno da Frattura, a questo punto conta poco. Quello che conta è che lo abbia saputo, lo abbia detto e che, principalmente, corrisponda al vero. La conferma, oggi, arriva dallo stesso avvocato di Frattura, l’avvocato Mariano Prencipe, che, a sentire la Testata giornalistica molisana della Rai, così si è espresso: “Siamo soddisfatti per questo primo e importante pronunciamento da parte della Procura e attendiamo ora le decisioni del giudice”. Il giudice in questione, se non andiamo errati, dovrebbe essere il magistrato guglionesano Teresina Pepe.

Bene, mentre il presidente Frattura e l’avvocato Prencipe attendono di conoscere il pronunciamento del magistrato, i cittadini molisani attendono di sapere dalla Magistratura campobassana chi, come e quando, abbia dato corso ad una eventuale fuga di notizie.

Poscritto. Frattura, parlando ad una emittente locale, ha dichiarato di aver appurato della archiviazione attraverso un particolare tipo di accesso agli atti, quello previsto dall’art. 335 del cpp, che consente all’indagato di avere notizie sui propri procedimenti. Di solito, la risposta è che non sussistono notizie degne di comunicazione. Un modo per sviare la faccenda. Ma Frattura, si sa, non è un comune mortale. Ho quindi saputo, a suo dire, da un 335 (gergalmente detto), della archiviazione. Bene, e allora: perchè ha taciuto per due mesi rifiutando interviste se non quelle a lui gradite? Inoltre, la divulgazione della notizia dell’avvenuta archiviazione è del 5 agosto scorso. Bene, ci aspettiamo che Frattura mostri all’Urbe e all’Orbe un 335 con data precedente alla diffusione da parte sua della sua notizia.

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