Da una settimana senza linea telefonica, senza quindi la possibilità di chiedere aiuto, lavorare, contattare, parenti, amici, prendere soldi pensioni e risparmi all’ufficio postale. Potremmo ben dire un paese tagliato fuori dal mondo e alla fame e nessuno fa niente per rimediare. Il grido d’aiuto arriva da Acquaviva d’Isernia, paesino dell’alta valle del Volturno, dal 27 novembre isolato dal resto del mondo per un guasto ad una centralina telefonica. Senza linea, l’ufficio postale, che già funziona solo tre giorni a settimana, è totalmente isolato e non può pagare pensioni e stipendi, né far prelevare risparmi o denaro dai conti correnti. I poveri vecchietti, che dal primo dicembre fanno la fila davanti alle poste, anche questa mattina sono dovuti tornare a casa, senza la possibilità di riscuotere la loro pensione. Solo qualche centinaio di euro, ma per tanti anziani è l’unica fonte di reddito e poi ci sono le bollette da pagare, i figli da aiutare e tanto altro ancora. Ma sembra che la cosa non interessi, il guasto alla centralina telefonica, che serve il paese nella zona dov’è ubicato l’ufficio postale, è stato segnalato più volte, ma non è stato fatto nulla finora, neanche al comune dove l’amministrazione non c’è più, è stata sciolta dopo le dimissioni del sindaco e sembra che a nessuno interessi il fatto che un intero paese sia tagliato fuori dal mondo. Senza considerare gli eventuali profili giudiziari: è possibile lascaiare senza servizi essenziali un’intera comunità senza intervenire?
Acquaviva d’Isernia tagliata fuori dal mondo e nessuno interviene
