Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Antonio Ruscito, ha dichiarato inammissibile l’opposizione alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero, relativa a una querela per diffamazione presentata dal presidente della Regione Paolo Frattura e dall’assessore Vittorino Facciolla, nei confronti di Emilio Izzo, promotore del Comitato per l’impeachment popolare. Quest’ultimo – si ricorderà – era stato querelato in seguito ad alcuni articoli di stampa pubblicati all’indomani dell’indagine che ha coinvolto l’ex assessore regionale Massimiliano Scarabeo. Alla richiesta di archiviazione si era opposto Facciolla. Ma il Gip, facendo riferimento a un pronunciamento della Corte di Cassazione, ha spiegato che “certamente Izzo utilizza termini accusatori espliciti e in alcuni casi posti ai limiti della continenza”, ma tali termini – ha aggiunto – costituiscono “espressione spesso comune nel gergo critico politico per riferirsi ad operati ritenuti poco cristallini, in forza di una valutazione convinta sebbene prettamente soggettiva dell’autore”. Sull’avvenuta archiviazione del procedimento ha espresso soddisfazione Arturo Messere, legale di fiducia di Izzo: “Il provvedimento di archiviazione del dottor Ruscito – ha detto l’avvocato del foro di Campobasso – conferma che in Italia la giustizia non è di natura bulgara e che la libertà di critica politica, riconosciuta dalla nostra Costituzione, non può essere scardinata da nessun potere”, ha concluso Messere.