Salta la nomina della commissione referendaria in consiglio comunale a Termoli. Il tanto atteso passaggio alla fine non c’è stato in quanto solo tre nomi su quattro hanno raggiunto il quorum. Un modo secondo la minoranza per rimandare ancora la possibilità di indire il referendum sul tunnel tra porto e lungomare, sull’ex cinema adriatico e sul raddoppio ferroviario. Per la maggioranza invece la stessa minoranza non ha trovato la quadra sul nome proposto. In realtà nelle fila dell’opposizione erano tutti d’accordo nel votare l’avvocato Oreste Campopiano. Solo il consigliere Francesco Roberti ha dichiarato che avrebbe votato diversamente, e cioè per Salvatore Ariemma. Un mone che ha trovato sponda nella maggioranza, facendo disperdere il voto sul quarto componente della commissione. Hanno raggiunto il quorum gli avvocati Paolo Zaccardi, Giovanni Casolino e Antonio Liberatore che hanno ottenuto 23 preferenze. Si tratta dei nomi che erano stati concordati dalla maggioranza e che anche la minoranza ha votato, e scelti tra i 16 professionisti che avevano dato la disponibilità a titolo gratuito a far parte della commissione. Oreste Campopiano ha ottenuto 15 voti e ne erano previsti 17 per rendere valida la votazione. L’avvocato Ariemma ne ha ottenuti 9. Insomma dalle fila della maggioranza in sette hanno votato per Campopiano e in otto per Ariemma. Il risultato è stato comunque che la nomina è saltata e su proposta di 13 consiglieri di maggioranza è stata rinviata a un consiglio monotematico da tenersi dopo le feste. Delusi gli appartenenti ai comitati referendari che lo hanno definito un «brutto regalo di Natale per la città». Nella stessa seduta è stata anche dichiarata «non ammissibile – perché non di competenza del consiglio» la mozione di parte della minoranza che chiedeva la revoca delle deleghe all’ambiente e al decoro urbano all’assessore Filomena Florio.
“Non c’è il quorum”: salta la nomina della commissione referendaria. Comitati delusi
