L’ospedale San Timoteo di Termoli rappresenta un punto di riferimento per il territorio del Basso Molise e lo sarà ancora di più stando a quanto i piani operativi prevedono per l’ospedale di Larino e al fatto che in estate l’utenza potenziale arriva a triplicare con migliaia di villeggianti che affollano la costa.
I servizi offerti devono però fare i conti ancora una volta con la carenza di personale e i disagi chi lavora con impegno e professionalità sono sensibili.
Al Pronto Soccorso, solo per fare un esempio, pochi infermieri e un solo ausiliario rendono difficoltosa la gestione delle emergenze. La buona volontà non basta quando sono i numeri a fare la differenza e, per questo, servono rinforzi per garantire al meglio il servizio.
Un’altra questione riguarda anche la disponibilità di posti letto per ricoverare i pazienti che arrivano al Pronto Soccorso. Capita, infatti, che alcuni reparti del San Timoteo risultino pieni e questo va a condizionare la gestione del singolo caso. Si corre ai ripari anche al reparto di Ostetricia e Ginecologia: due dei sei medici in servizio non saranno più operativi al San Timoteo e per colmare questo vuoto ed evitare disagi si dovrà ricorrere a prestazioni a gettone da altri ospedali. Una misura tampone per garantire il funzionamento di un reparto che a fine 2015 ha superato il parametro minimo delle cinquecento nascite imposto dal Ministero della Salute e dove i parti avvenuti dall’inizio dell’anno sono stati più di cinquanta configurando così un trend positivo.