Non ce l’ha fatta Giuseppe D’Elia, l’uomo di 55 anni, che lo scorso 20 febbraio era caduto da una scala mentre era intento ad eseguire lavori di riparazione al tetto di un’abitazione. L’incidente si era verificato a Tufara dove l’uomo, residente a Jelsi, si era recato per controllare una casa. Nella caduta Giuseppe D’Elia aveva riportato un forte trauma cranico. Ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli di Campobasso, l’uomo è morto in nottata.
Intanto, proprio per evitare il verificarsi di incidenti sul lavoro come questo, i carabinieri di Isernia del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, nel corso dei primi due mesi del 2016 hanno controllato numerosi cantieri edili ed altre imprese tra Isernia ed i comuni limitrofi.
Sedici le persone denunciate per inosservanza delle norme previste dalla prevenzione degli incidenti sul lavoro e sulla regolarità occupazionale dei dipendenti.
Durante le ispezioni sono inoltre stati identificati otto lavoratori in nero per i quali sono state contestate sanzioni, a carico dei datori di lavoro, per oltre 50mila euro.
Dai controlli eseguiti dagli uomini dell’Arma sono emerse numerose violazioni, importanti per la sicurezza dei lavoratori, come l’assenza di adeguate impalcature e ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni per evitare la caduta degli operai, gravi carenze ai livelli di sicurezza degli impianti elettrici, la mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere, oltre all’assenza delle prescritte autorizzazioni della direzione territoriale del Lavoro.
Insomma, una situazione desolante ed al tempo stesso allarmante, quella che i carabinieri hanno trovato. Una situazione che la dice lunga sul grado di sicurezza di molti cantieri edili.