Michele Mignogna
Zona Montarone, la zona più alta di Larino. Due palazzi, case popolari, case per la classe lavoratrice, costruiti negli anni 80. La struttura è tipica di quegli anni, queste case erano il sogno per tanti cittadini che vivevano in condizioni al limite della civiltà, l’appartamento, finalmente lasciavano i tuguri dove erano costretti a vivere ed entravano in un appartamento. Il bagno era la prima stanza che guardavano, c’era l’acqua corrente finalmente, e poi la cucina, ariosa e luminosa, e poi le camere, una per ogni componente della famiglia, insomma il sogno della classe operaia finalmente si avverava. Ma queste case hanno nascosto, e nascondono, in questi anni un segreto indicibile, una sciagura che ha colpito ogni famiglia, la malattia e la morte. La morte per il più terribile dei mali, il peggiore in assoluto, quello dal quale nessuno di noi vorrebbe essere attaccato, il cancro, la bestia silenziosa che si insedia nelle nostre cellule e che se non curato ci ammazza, senza nessuna pietà. In questa zona della ridente Larino, una città che tutti vendono per sana e salutare, ma che in questi anni ha visto un aumento esponenziale proprio di queste patologie, e questo quartiere ne sta diventando suo malgrado, il simbolo. Ogni famiglia ha il suo defunto, ogni famiglia ha avuto a che fare con questo male, e altri si stanno ammalando, solo noi ne abbiamo contato almeno venticinque nel corso degli anni. Ma cos’è che provoca questa strage? Per quale motivo si ammala tutta questa gente? “Questo è un quartiere della morte – ci dice un abitante di un palazzo – ho visto morire amici e amiche di quel male incurabile, noi ce lo siamo posti il problema e nessuno ci risponde”. “Ho visto mio marito spegnersi lentamente, non fumava e non beveva – ci dice un’altra signora – e anche la nostra alimentazione non è esagerata, non posso accettare di perdere mio marito a sessant’anni, insieme a tanti altri che abitavano qui in questi anni, senza sapere almeno il perché! A chi devo chiedere? Dove devo rivolgermi affinchè riesca a sapere di che morte moriamo qui? Noi francamente non sappiamo rispondere, non puoi saperlo se le Istituzioni latitano su questi argomenti, se alcune associazioni hanno cambiato nel tempo la loro ragion d’essere, non lo sappiamo noi e forse non sapranno nemmeno questi nostri concittadini che continueranno a morire, e la cosa più preoccupante è che ormai tutta la zona è colpita da questo fenomeno, “poco fa abbiamo saputo che si è ammalato un altro inquilino di questo palazzo, e un altro ancora in quei palazzi da quella parte.
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