Non solo Campobasso. Anche la biblioteca provinciale di Isernia rischia di chiudere. Ma se per la Albino c’è qualche spiraglio, per la Mommsen si sta andando verso una morte pressoché certa. Questo, però, non è l’unico servizio a rischio. Anche la questione dei precari resta di fatto irrisolta, a partire dai cantonieri. Per sollecitare la Provincia a trovare una soluzione, i sindacati Uil Beni Culturali e Csa hanno deciso di organizzare un sit in all’ingresso dell’ente di via Berta: «Ci troveremo – ha detto il segreario della Uilbac Emilio Izzo – senza biblioteca provinciale, meta quotidiana di decine e decine di studenti, perché magari vanno bene quaranta dipendenti nel reparto amministrativo ma si ritengono superflui cinque funzionari nel settore della cultura! E pensare che potrebbero esistere le condizioni per tenere in piedi la biblioteca senza operare tagli, trovando nelle pieghe dei conti regionali meno di trecentomila euro l’anno». Da parte propria il presidente della Provincia Coia ha precisato che già da mesi sta lavorando per tentare di risolvere il problema, ma è dura trovare i soldi per mantenere il personale. Ma per il segretario della Uil Beni Culturali i fondi ci sono eccome: «Ci sono i venticinque milioni occorrenti per una fantomatica metropolitana leggera! Ma in Molise è più facile perseguire i costosissimi interessi personali che trovare quattro soldi per una biblioteca! Cultura! E che sarà mai questa sconosciuta! La GAM, l’Ittierre, lo zuccherificio, solo per citarne alcune, hanno visto i loro destini infrangersi contro lo scoglio del disinteresse regionale perché considerate partecipate costose, perché la regione non poteva farsi carico di operazioni a forte valenza privata, ma allora perché non intervenire sul patrimonio pubblico?». Nel frattempo – ha sottolineato Di Schiavi, coordinatore del sindacato Csa – si va verso lo smantellamento totale dei servizi. E le conseguenze le stanno pagando tutti, anche anziani e disabili. Per tutti questi motivi il Csa sollecita il Presidente della Provincia di Isernia ad avere un incontro con il personale dipendente «affinchè lo stesso Presidente e gli Amministratori provinciali chiariscano per quale motivo la Provincia sta smantellando i principali servizi al cittadino ovvero la cultura ed i servizi sociali. Infatti il personale addetto alla biblioteca e quello addetto al trasporto dei disabili e degli anziani con il famoso “Taxi della Solidarietà”, viene diplomaticamente invitato a cercarsi altre sedi lavorative in altri uffici dello Stato perché la Provincia sta chiudendo detti servizi. I dipendenti della Provincia, riuniti in assemblea il 21 marzo, hanno manifestato la volontà di incontrare il Presidente e gli amministratori provinciali onde potergli chiedere maggiori spiegazioni. Il Sindacato CSA si è fatto portavoce e in data 23 marzo ha chiesto al Presidente della Provincia un incontro. Ad oggi il Presidente nulla ha fatto sapere, anche se leggiamo sui giornali che lui difende i servizi sociali e la cultura, che poi, di fatto, sta chiudendo. Tanto premesso il Sindacato CSA reitera la richiesta del 23 marzo e sollecita il Presidente della Provincia, unitamente agli amministratori, a concedere l’autorizzazione e partecipare all’incontro insieme al personale, alla RSU ed a questo Sindacato».