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venerdì, Novembre 22, 2024

Sanità, corruzione e prevenzione. Al Molise la maglia nera, l’Asrem la peggiore azienda d’Italia

AperturaSanità, corruzione e prevenzione. Al Molise la maglia nera, l'Asrem la peggiore azienda d'Italia

corruzionedi PASQUALE DI BELLO

Sanità. Va al Molise il primato negativo in materia di rispetto della normativa anticorruzione.  A rivelarlo una ricerca condotta da Transparency International, Censis e ISPE-Sanità. Un primato davvero poco invidiabile, considerando Il Molise si classifica primo davanti a regioni ad altissima densità criminale quali Calabria, Campania e Sicilia.

Ai tanti dati negativi che affliggono la Sanità Molisana se ne va ad aggiungere un altro. Il Molise, e nello specifico l’Asrem, l’azienda sanitaria regionale, è maglia nera quanto a rispetto della normativa anti corruzione. Il dato inquietante è emerso dal progetto “Curiamo la corruzione” realizzato da Transparency International Italia, insieme al Censis e all’Ispe Sanità. Il fatto risulta ancor più allarmante se si considera che il Molise è primo in negativo davanti a regioni ad altissima densità criminale come la Calabria che è seconda con l’88,9% delle aziende non in regola, la Campania col 60% e la Sicilia col 57,9%.

I risultati del progetto, illustrati alla presenza del ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, hanno evidenziato come ogni anno ammontano ad un miliardo gli sprechi per beni e servizi non legati direttamente alla cura dei pazienti. E’ stato proprio lo stesso Cantone a rivelare come il terreno della sanità sia quello privilegiato per scorribande da parte della delinquenza.  In una azienda sanitaria su tre si sono verificati infatti nel corso degli ultimi cinque anni episodi di corruzione.

E’ una legge, la 190/2012 ad imporre alle aziende sanitarie la realizzazione dei Piani anti corruzione ma spesso, come ha evidenziato il rapporto, le regioni si limitano al mero adempimento dell’obbligo formale di legge senza analizzare né i rischi di corruzione né le misure di prevenzione.

In questo contesto di riferimento generale si inserisce il primato negativo della Sanità molisana. Certamente un vulnus ulteriore rispetto alla già traballante situazione, compressa tra le angherie del Tavolo tecnico nazionale da un lato e l’incapacità della classe politica dall’altra di trovare soluzioni.

L’annunciata intesa Frattura – Ruta – Leva prossima ad essere svelata in tutti i suoi contenuti, dovrà tenere conto da oggi anche di questa ulteriore criticità. Se è vero che tra gli sprechi che si annida la corruzione è altrettanto vero che prima di taglieggiare prestazioni, ospedali, posti letto e cure andrebbe condotta anche in Molise una seria analisi degli eventuali fattori di corruzione. Ma questo è un pio auspicio a cui non ci sarà probabilmente alcun riscontro. Il Molise è un’isola felice, come in molti amano ripetere, e la corruzione è solo una parola scritta sul vocabolario. Staremo a vedere se l’allarme lanciato verrà raccolto da qualcuno, ma ci contiamo poco. Da una classe politica e amministrativa che ha già ampiamente dimostrato di non saper riconoscere un missile da una supposta, le speranze e di un intervento sono pari a zero.

 

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