In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, davanti al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Antonio Ruscito, questa mattina erano attesi quattro dei tecnici comunali coinvolti nell’inchiesta sugli appalti truccati. Per quello di Cantalupo e Roccamandolfi – difeso dall’avvocato Arturo Messere – l’interrogatorio si è chiuso con il non luogo a procedere. Il collega che si occupa dei Comuni di Acquaviva d’Isernia e Salcito, difeso da Sergio Sardelli, e quello di Cerro al Volturno, assistito da Danilo Leva, si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere. Le indagini – hanno detto i due legali isernini – sono molto complesse e il fascicolo particolarmente voluminoso, ragion per cui occorre del tempo per effettuare degli approfondimenti. In ogni caso – hanno concluso Sardelli e Leva – a nostro avviso non sussistono i gravi indizi di colpevolezza ravvisati dalla magistratura, né i presupposti per l’applicazione di misure interdittive. A causa di impegni professionali precedentemente assunti, è invece slittato a giovedì l’interrogatorio del tecnico di Belmonte del Sannio, assistito dall’avvocato Alfonso Tagliamonte. Domani sarà la volta di altri 4 tecnici comunali. Per tutti è stata chiesta l’interdizione dai pubblici uffici. Nel frattempo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Isernia vanno avanti. Alla luce dei primi interrogatori e dopo l’analisi di altre intercettazioni, la Guardia di finanza sta valutando nuove posizioni. Al momento il numero complessivo degli indagati resta fermo a 144, ma non è escluso che nei prossimi giorni vengano coinvolte altre persone nell’inchiesta. Tra loro ci sarebbero anche politici.