Un giornalista con la passione per l’arte, animato dal desiderio di condividere con tutti ciò che è stampato nel suo cuore e nella sua mente. Nelle opere di Giovanni Ruggiero ci sono soprattutto i ricordi della sua attività di inviato: la Jugoslavia massacrata dalla guerra, i primi sbarchi dall’Albania e tanto altro. Ma quelle cassette non si limitano a custodire immagini, colori e simboli: permettono all’osservatore di creare a sua volta dei quadri. Basta spostare i vari tasselli. Nelle sue opere Ruggiero fa largo uso della fotografia, ma soprattutto della garza. Una scelta non casuale: è il ricordo della sua malattia. Una malattia che ti fa vedere le cse da una prospettiva diversa. E che fa assumere un significato diverso all’esistenza. Per visitare la mostra, curata da Gennaro Petrecca, c’è tempo fino al 22 maggio, ogni giorno dalle 17 alle 20 (escluso il lunedì).