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venerdì, Dicembre 27, 2024

Il Comitato No Lotto Zero: basta cemento, tra Pesche e Miranda si investa sull’agricoltura biologica

AttualitàIl Comitato No Lotto Zero: basta cemento, tra Pesche e Miranda si investa sull'agricoltura biologica

diclementeL’obiettivo del comitato No Lotto Zero è stato centrato: al di là delle posizioni dei candidati alla carica di sindaco sulla possibile realizzazione dell’ultimo tratto della superstrada Isernia-Castel di Sangro, per gli organizzatori del dibattito di scena allo Spazio 180 la cosa più importante è stata l’aver avviato un confronto su tematiche concrete, destinate a incidere sul futuro di Isernia. Tra le idee lancate dal comitato che si batte contro la realizzazione di un’opera definita inutile e dannosa, quella di prendere in seria considerazione anche l’appello lanciato di recente dalla coldiretti, che può essere riassunto così: più agricoltura, meno cemento: «E’ importante – spiega Tiziano Di Clemente – il recente documento diffuso dalla Coldiretti Molise che giustamente denuncia, anche nella nostra regione, la mancanza di “un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola” e l’esigenza “di proteggere la terra e i cittadini che li vivono e lavorano, per cui bisogna difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile”. Ed infatti riprende lo studio ISPRA secondo cui il Molise risulta essere fra le sette regioni d’Italia con il 100% dei comuni a rischio idrogeologico, e l’intero suo territorio mostra una propensione a fenomeni franosi o a pericolosità idraulica. Ma invece di contrastare tale fenomeno le politiche regionali e comunali (come la scelta del Lotto zero) lo aggravano: il territorio molisano viene reso ancora più fragile per il consumo di suolo con la cementificazione selvaggia per cui il terreno non riesce ad assorbire le precipitazioni sempre più intense e frequenti, con danni sempre più ingenti anche per l’agricoltura locale. Ed infatti lo studio di Coldiretti evidenzia che, negli ultimi 25 anni, in Italia si è assistito alla perdita del 28% della terra coltivata, a causa della cementificazione e dell’abbandono, che ha ridotto la superficie agricola utilizzabile ad appena 12,8 milioni di ettari. Ci permettiamo di aggiungere, alla giusta denuncia della Coldiretti, solo che tutto ciò è la conseguenza delle politiche capitalistiche che tendono a distruggere l’agricoltura e l‘ambiente in funzione del profitto di pochi. Orbene è impossibile non vedere la sintonia tra la lotta che sta conducendo il Comitato Civico “NO LOTTO ZERO” e quella della Coldiretti Molise sotto tal profilo. La scellerata scelta di cementificare la zona verde tra i bivii di Pesche e Miranda per collegare 5 Km, peraltro già collegati da una strada, con 8 viadotti e due gallerie, con costo previsto (per ora) di 174 milioni di euro, oltre che uno sperpero folle di risorse pubbliche, va proprio verso il nefasto ulteriore consumo di suolo e di terra strappata all’agricoltura. Con 174 milioni di euro ben si potrebbe progettare, tra l’altro, un recupero agricolo della zona verde tra questi due bivii, per l’agricoltura biologica ed a km zero, con forma di gestione pubblica e socialmente controllata, per un’occupazione agricola libera da ogni sfruttamento del lavoro. Rivolgiamo perciò un appello ai lavoratori molisani dell’agricoltura e alle loro associazioni perché sostengano questa battaglia contro il “lotto zero”, che va proprio nel senso di contrastare le cricche capitalistiche del cemento, per difendere il suolo, il verde e l’agricoltura della nostra terra».

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