Le rassicurazioni dell’assessore regionale Nagni sul mancato finanziamento dell’opera non fermano gli esponenti del comitato che si oppone alla realizzazione del lotto zero della Isernia-Castel di Sangro, il tratto di strada che dovrebbe collegare il bivio di Miranda a quello di Pesche. La battaglia vogliono vincerla su ogni fronte, sia sul piano giudiziario – con la presentazione degli esposti alla Procura, alla Corte dei Conti e all’Autorità anticorruzione – sia sul piano politico, rivolgendo un invito chiaro alla Regione e al nuovo sindaco di Isernia: revocare il progetto. E investire eventuali risorse disponibili in progetti alternativi, a partire dagli interventi relativi ai dissesti idrogeologici. Sulla realizzazione del lotto zero il comitato non esclude di chiedere un parere direttamente ai cittadini, attraverso un referendum popolare. Tornando al finanziamento dell’opera, invece, va detto che c’è anche chi ritiene che la partita in realtà non sia affatto chiusa: le risorse, cioè, ci sarebbero. Negli ultimi giorni si è parlato di una delibera Cipe e di uno stanziamento di oltre 120 milioni di euro. Ma il comitato è scettico, in tal senso: nonostante abbiano chiesto di visioanre il documento, nessuno glielo ha mostrato. In ogni caso la posizione del comitato no lotto zero resta ferma: l’opera è ritenuta inutile, dannoa e costosa. Con quei soldi si possono fare altri interventi che potrebbero davvero davvero ossigeno alla comunità locale.
Isernia-Castel di Sangro. La proposta del comitato: referendum popolare sul lotto zero
