Quasi una settimana fa l’aggressione in via Ruffini a Termoli di un uomo di 46 anni che si era lamentato con un gruppo di ragazzi per l’eccessivo rumore sotto casa. Ne era nata una discussione sfociata nel violento pestaggio del residente finito in pronto soccorso con diverse fratture e una gravissima ferita all’occhio per cui ora rischia la vista. I carabinieri agli ordini del capitano Nichilo stanno raccogliendo testimonianze e stanno interrogando i titolari delle attività vicine al luogo dell’aggressione. Il cerchio si sta stringendo intorno a quattro ragazzi, tutti molto giovani e soprattutto sul responsabile del pugno che ha provocato la grave lesione. Le indagini, di cui si sta occupando il pm Luca Venturi, sono delicatissime e non trapela nulla, ma al caso si sta interessando anche il procuratore capo di Larino Ludovico Vaccaro che ha assicurato massima attenzione per identificare i responsabili e soprattutto massima attenzione più in generale al problema del degrado sociale che in quella parte della città ottocentesca ha già dei precedenti con numerose denunce dei residenti sugli eccessi dei ragazzi che si concentrano nella zona dopo la mezzanotte.
Il procuratore ha chiesto alle forze dell’ordine, ma anche ai vigili urbani maggiori controlli. Di essere più presenti nell’area della movida termolese nelle ore critiche e di sorvegliare anche sugli esercizi commerciali e sulla vendita degli alcolici. Un giro di vite che dovrebbe partire già da questo fine settimana e che ha lo scopo di garantire sicurezza e di frenare gli eccessi dei ragazzi, spesso dovuti al consumo dell’alcool.