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sabato, Dicembre 21, 2024

Provincia Isernia. Dal 1° agosto addio al taxi della solidarietà, appello alla Regione per salvare il servizio

AttualitàProvincia Isernia. Dal 1° agosto addio al taxi della solidarietà, appello alla Regione per salvare il servizio

provincia-iserniaDal primo agosto 2016 sarà interrotto il servizio ‘Taxi della Solidarietà’ istituito dalla Provincia di Isernia nell’anno 2000 nell’ambito delle iniziative per lo sviluppo dei servizi in favore delle fasce deboli, con trasporto, mediante taxi, per cittadini invalidi e portatori di handicap che versano in particolari condizioni di disagio fisico, familiare ed economico. Ne ha dato notizia il presidente dell’ente di via Berta, Lorenzo Coia: «Il servizio doveva essere sospeso dal 1 luglio ma ieri all’ATS di Venafro si è arrivati ad uno spostamento a fine luglio della sospensione, previo accollamento dei costi di gestione per adottare gli atti utili alla gestione in proprio del servizio in favore dei disabili. La Provincia mette a disposizione i mezzi, gli autisti e le assitenti. Mi auguro che lo stesso percorso possa farsi con l’Ambito Territoriale Sociale di Isernia. Sin dall’inizio la Provincia di Isernia ha provveduto ad acquistare mezzi speciali a completa disposizione dei portatori di handicap e invalidi con difficoltà motorie. Una vera comodità per molti cittadini residenti nei centri della Provincia che avendo familiari e anziani in forte criticità hanno potuto in questi anni usufruire di accompagnatori e mezzi messi a disposizione dalla Provincia. Un servizio che ha reso più agevole il trasferimento di tanti cittadini dei Comuni della Provincia sul posto di lavoro, nei centri specializzati per le terapie e nei luoghi dove si svolgevano attività ricreative, culturali e sociali, al fine di migliorarne la qualità di vita, con l’erogazione di servizi per fasce di utenti svantaggiati che a oggi ammontano a 25 disabili, per 250 km giornalieri, che interessano 13 Comuni della Provincia di Isernia, con 8 pulmini (5 con pedana disabili e 3 a otto posti), con un costo per il personale (9 unità) comprensive di costi di gestione e manutenzione mezzi pari a 350mila euro l’anno”. Questo dunque l’annuncio del presidente Lorenzo Coia che sin dal suo insediamento, a fronte del taglio delle risorse operate a livello nazionale che non consentono più l’erogazione a titolo gratuito di detto servizio, aveva più volte sollecitato la Regione e gli organi preposti ad assumere impegni concreti. Inoltre la Regione ha la competenza del trasporto disabili per le scuole, per cui il servizio deve essere garantito dalla Regione e non piu’ dalla Provincia che, secondo la Regione, se lo è auto attribuito. “Negli incontri avuti come sindaci nei diversi ambiti di zona – ha aggiunto Coia – abbiamo più volte affrontato il problema senza ricevere alcuna risposta e alcun impegno concreto da parte degli organi preposti. La Regione Molise ha continuato a sostenere l’impossibilità di bypassare gli ambiti sociali di zona mentre la Regione Abruzzo ha stanziato 1 milione e 200mila euro alle Province per interventi urgenti a favore del trasporto e dell’assistenza scolastica agli studenti disabili delle scuole superiori e dell’Università. Va sottolineato che il Governo, in sede di legge di stabilità 2016, ha stanziato 70 milioni di euro per coprire le spese previste dal DPCM disabili, ma ad oggi non ha ancora provveduto al riparto delle risorse finanziarie, con gravi ripercussioni per le finanze delle già penalizzate Province. Ho illustrato recentemente le problematiche al Presidente della Giunta Regionale del Molise, ai presidenti e coordinatori degli Ambito Sociali di Zona di Isernia, Venafro e Agnone, al direttore generale dell’Asrem e per conoscenza al Prefetto. Con un profondo senso di amarezza e delusione se non ci saranno novità in questo mese di luglio da parte degli Ambiti Territoriali Sociali di Venafro, Isernia e Agnone che dovranno accollarsi i costi di gestione sarò costretto a interrompere questo importante sevizio a far data dal 1 agosto prossimo, esonerando la Provincia da eventuali responsabilità derivanti dal servizio stesso”.

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