E’ partita a Roma la visita dei vescovi di Abruzzo e Molise. Ogni cinque anni incontrano il Papa per una sorta di “rapporto” dettagliato sui territori delle varie Diocesi. La crisi economica sta colpendo duramente il territorio e molti giovani lasciano la regione per lavorare in Germania e Australia.
I molisani un popolo mite, buono e ancora molto attento alla voce della Chiesa, ma segnato dalla crisi economica e da una nuova emigrazione. Sono queste le luci e le ombre del Molise che l‘arcivescovo di Campobasso – Bojano ha riferito a Papa Benedetto XVI durante l’incontro di oggi a Città del Vaticano. A Roma ha preso il via la cosiddetta “Visita ad limina”, espressione latina che sta per “visita alle soglie degli apostoli”.
Un incontro che ogni cinque anni richiama in Vaticano i vescovi di tutto il mondo per una sorta di rapporto dettagliato sui territori delle varie Diocesi. Una tradizione che va avanti dai primi secoli della storia della Chiesa, quando le tombe di Pietro e Paolo vennero definite, nel linguaggio canonico, “limina apostolorum”. I pellegrinaggi divennero strutturati a partire dal 743, per decisione di Papa San Zaccaria. Le prime visite sono toccate oggi proprio ai vescovi di Molise e Abruzzo. L’arcivescovo Bregantini, intervistato da Radiovaticana anche in qualità di presidente della Commissione lavoro e Politiche sociali della Cei, ha posto diversi interrogativi sul futuro del Molise a partire dai drammi del presente come la crisi del settore agroindustriale, la mancanza di lavoro per i giovani, costretti a partire per la Germania e l’Australia.
“Si torna all’emigrazione degli anni cinquanta o sessanta”, ha detto Bregantini. L’arcivescovo ha voluto anche precisare il contenuto della lettera inviata dalla Diocesi di Campobasso – Bojano e rivolta ai politici molisani: “Non è compito della Chiesa dare indicazioni di natura partitica – ha sottolineato – toccherà ai singoli partiti poter essere capaci di fare programmi ben dettagliati. La cosa che ci interessa – ha concluso Bregantini – è soprattutto il metodo di non contrapposizione ma di condivisione rispetto ai problemi della gente”. Intanto, a fine gennaio sarà lo stesso arcivescovo a presentare agli esponenti politici i suggerimenti che arrivano dalla Diocesi. Il confronto sarà aperto anche a comitati e associazioni. I candidati del Pd al Senato e alla presidenza della Regione, Roberto Ruta e Paolo Di Laura Frattura, hanno già detto ufficialmente “sì” ai suggerimenti della Diocesi, ma sono in arrivo anche altre adesioni.