E’ ufficiale: anche la tredicesima asta di vendita dello Zuccherificio del Molise è andata deserta. Il 26 agosto già non erano arrivate manifestazioni d’interesse, ma questo non impediva di partecipare ancora all’asta, come i curatori fallimentari hanno sperato fino all’ultimo. Fino a ieri c’era la possibilità di presentare offerte. Ma questa mattina nell’udienza in tribunale a Larino è arrivata l’ufficialità. Nessuna busta da aprire davanti ai curatori fallimentari Mirella Mileti e Nicolino Musacchio nonostante i rumors degli ultimi giorni che addirittura parlavano di un interessamento del conservificio Aom. Un’operazione che mirava a realizzare un polo agroalimentare del Basso Molise con la benedizione della Regione. Secondo indiscrezioni sarebbero state diverse le riunioni riservate, ma alla fine evidentemente la trattativa non si è chiusa favorevolmente e nessuna offerta è stata presentata. Il giudice D’Alonso, preso atto dell’ennesima asta deserta, d’accordo con i curatori si è preso qualche giorno di tempo per decidere se pubblicare un nuovo bando, oppure no. Sarebbe il quattordicesimo. E se abbassare ulteriormente l’importo a base d’asta che per due bandi consecutivi è rimasto fermo a sei milioni di euro. Tutto questo mentre nel frattempo allo Zuccherifcio il curatore fallimentare della Srl che è in esrcizio provvisorio, Placido Ciccone, pare abbia fatto acquistare motoseghe e decespugliatori e da ieri ha messo gli operai a ripulire le aree intorno alla fabbrica. Una sorta di maquillage che da qualcuno era stato interpretato come una possibile svolta nell’acquisto della fabbrica, ora purtroppo smentito dai fatti. Un’intervento di facciata, mentre all’interno è tutto fermo, in attesa di far partire la campagna 2016, con molta probabilità l’ultima della storia dello Zuccherificio.
E’ ufficiale: nessuna offerta per lo Zuccherificio. C’è incertezza sul nuovo bando, futuro nero per i dipendenti
