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mercoledì, Gennaio 15, 2025

Emergenza profughi, la Protezione civile del Molise traccia un bilancio positivo

EvidenzaEmergenza profughi, la Protezione civile del Molise traccia un bilancio positivo
In regione vivono 10 famiglie di nordafricani. Negli ultimi mesi sono nati 11 bambini.

A meno di due anni dall’esodo in Italia dei profughi africani in fuga dalla guerra in Libia, è tempo di bilanci per la Protezione civile del Molise. Dal 1 gennaio, infatti, si è passati dalla fase di emergenza a quella di gestione ordinaria dei migranti, ormai quasi perfettamente integrati nelle strutture e nei comuni che li stanno ospitando. I centri sono 11, 10 in provincia di Campobasso (Jelsi, Ferrazzano, Sepino, S.Elia a Pianisi, Casacalenda, Gambatesa, San Martino in Pensilis, Petacciato, Campolieto e uno nello stesso Capoluogo di regione) e uno solo in quella di Isernia (Sant’Agapito).

Centoventi i profughi rimasti in Molise, circa 10 i nuclei familiari che nel frattempo si sono arricchiti di nuove nascite con 11 bambini. “La fase di emergenza, gestita dall’Agenzia regionale di Protezione Civile, ha riguardato in questi mesi due tipi di attività”, ha spiegato Luigi Di Niro, responsabile dell’Emergenza Nord Africa per il Molise.

Innanzitutto la fase di prima accoglienza nella tendopoli di Campochiaro e poi quella di insediamento nei centri previsti nei comuni molisani dal Piano nazionale del Ministero dell’Interno”, ha aggiunto Di Niro. I migranti sono stati accolti con la massima cura e professionalità dai volontari e dal personale della Protezione Civile. Nelle varie strutture messe a disposizione dai comuni hanno ricevuto cibo, vestiti, ma anche assistenza sanitaria e legale. Hanno frequentato, inoltre, corsi di lingue e altre attività culturali.

Ma è soprattutto nella prima fase di emergenza che la Protezione civile ha dimostrato le sue capacità operative, con la gestione della tendopoli di Campochiaro. Nella struttura hanno transitato 1.500 profughi. Il campo base è rimasto aperto fino ad ottobre 2011. La macchina organizzativa, apprezzata anche da altre regioni italiane, ha funzionato alla perfezione. La tendopoli è stata in grado di offrire ai profughi tutti i servizi fondamentali. In futuro saranno le Prefetture a coordinare la gestione dei profughi. A breve saranno avviati dei tavoli di lavoro per definire tutte le attività di questa nuova fase.

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